Zante teme per il suo relitto

L’isola greca delle Ioniche è conosciuta a livello mondiale per la sua famosa spiaggia del relitto, il Panayotis, che attira ogni anno centinaia di migliaia di turisti: Ma la ruggine… (Les Echos)

Zante, un’isola greca conosciuta a livello mondiale per la sua pittoresca spiaggia e il celebre relitto, il Panayotis, attira ogni anno centinaia di migliaia di turisti. Tuttavia, questo emblema dell’isola ionica, che giace nella baia detta del Naufragio dal 1980, è ora minacciato dal tempo e dagli elementi naturali. L’allarme è stato lanciato lo scorso gennaio quando la guida turistica Kostas Michos, utilizzando un drone per filmare il relitto, ha scoperto che la nave si era spezzata in più pezzi a causa di violente tempeste. La scoperta ha provocato un’ondata di shock in Grecia, Paese doveil relitto è quasi un simbolo nazionale. Il Panayotis, una nave un tempo utilizzata per il contrabbando al servizio della mafia napoletana, si è arenata su questa spiaggia isolata più di quarant’anni fa, trasportando sigarette di contrabbando. Da allora, la spiaggia della baia di Agios Georgios, ribattezzata baia del Naufragio, è diventata una delle attrazioni turistiche più popolari al mondo, eletta più volte come “la spiaggia più bella del mondo”. I turisti, attratti dalla bellezza del luogo e dall’aura misteriosa del relitto, continuano ad affluire in massa nonostante lo stato fatiscente della nave e la chiusura parziale della spiaggia per motivi di sicurezza.

Tuttavia, il futuro del Panayotis è incerto. Un team di ricercatori della Scuola politecnica di Atene, guidato da Dimitris Kaliampakos, ha recentemente pubblicato uno studio allarmante sullo stato critico del relitto. La nave, corrosa dalla ruggine e danneggiata da decenni di esposizione agli elementi, potrebbe non sopravvivere all’inverno. Per salvare questo emblema turistico, i ricercatori raccomandano misure urgenti, tra cui un trattamento anticorrosione e la costruzione di una sponda artificiale per proteggere il relitto dalle onde. Il costo di queste interventi è stimato tra i tre e i quattro milioni di euro, una somma che né il comune di Zante né l’ente locale sono in grado di finanziare.

Il destino del relitto è ora nelle mani del governo greco, che deve affrontare ostacoli giuridici e finanziari. La baia del Naufragio è al centro di una complessa disputa legale tra la Chiesa ortodossa e vari attori pubblici e privati da oltre dieci anni. Nel 2020, la giustizia ha deciso a favore della diocesi di Zante, ma il governo vorrebbe prendere il controllo della zona per cederla a investitori, tra cui il Qatar, secondo alcune fonti mediatiche. Il sindaco di Zante, Georgios Stanisopoulos, ha richiesto un intervento rapido del ministro dell’Economia, che avrebbe promesso un finanziamento. Tuttavia, il tempo stringe, e se non verranno intraprese azioni prima dell’inverno, il Panayotis potrebbe essere perso definitivamente, trascinato via dal mare da cui è venuto.