Questo contenitore era spesso riservato a vini economici e di scarsa qualità. Le cose stanno cambiando… (Figaro Magazine)

La popolarità del vino in cubi non è più da dimostrare, soprattutto da quando l’inflazione spinge i consumatori a ridurre le spese e ad apprezzare questo contenitore ingegnoso, chiamato anche Bag-in-Box o BIB, da quando un americano ha brevettato il sistema a rubinetto nel 1955, prima del suo avvento in Francia alla fine degli anni ’70. Ancora oggi, evoca i ricordi di pranzi estivi accompagnati da nettari che non lo sono. Ma negli ultimi anni, il BIB ha preso una bella rivincita, anche se la maggior parte del mercato riguarda ancora le cooperative, il cui prezzo al litro raramente supera i 5 euro. L’azienda BiBoViNo, che ha appena festeggiato i suoi 10 anni, è stata una delle prime a credere nel cubo di alta gamma, con argomenti convincenti: meno pesante, meno costoso e più ecologico. Inarrestabile, considerando che tra il 20 e il 40% dell’impatto ambientale di un vino è attribuito esclusivamente alla bottiglia di vetro.

Il 95% dei vini è destinato a essere consumato entro due anni. Per questi vini, è un’aberrazione ecologica confezionarli in bottiglia, che ha realmente senso solo per il restante 5%, cioè i vini da invecchiamento, secondo Let it BIB, un sito di vendita online orientato verso il vino naturale. Come per BiBoViNo, gran parte del lavoro è stata l’immagine. Sono stati quindi convinti viticoltori di buona fama a seguire nell’avventura e ciò ha fatto la differenza, il cubo ha guadagnato credibilità.

Eccellenti viticoltori si sono dedicati al cubo, spinti anche dai progressi realizzati sul contenitore stesso. È il settore in cui il vino ha fatto più progressi negli ultimi 15 anni in termini di brevetti, innovazioni: il rubinetto non smette di essere migliorato e, ora, è al 100% riciclabile, cosa che non era possibile ancora cinque anni fa. Anche le sacche sono migliorate in qualità, diventando sempre più ermetiche. Risultato: anche una volta aperto, il vino resta protetto per diverse settimane, il che costituisce un invito a passare al cubo. E non solo in estate per il rosé, ma anche per un consumo più quotidiano, dato che questo contenitore si presta a tutti gli stili di vini. Vengono proposti anche vini complessi, con più corpo e un po’ d’età. Ad esempio, un Borgogna del 2018, recentemente messo in BIB.

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