A Oudougou (Burkina Faso) bar e ristoranti si moltiplicano nei pressi dei cimiteri. È un modo per perpetuare il legame tra i vivi allegri e i morti silenziosi (Courrier international)
Sono le 10 del mattino al maquis (in Africa francofona un tipo di ristorante) La Paillote di Oudougou, in Burkina Faso tavoli e sedie sono disposti davanti al maquis, che si affaccia sull’ingresso principale di un cimitero. A partire dalle 9:30, il maquis è aperto. I clienti possono sorseggiare la loro birra. A poche decine di metri di distanza si trovano altri due maquis, uno accanto all’altro, La Garde e Choco plus. Tutti si affacciano sul muro del cimitero. Il gestore del maquis fa sapere che in tre mesi il fatturato può girare intorno ai 3 milioni di franchi CFA [4.500 euro] e nell’anno 42 milioni di franchi CFA [64.000 euro]. Alla data di apertura del maquis, nel dicembre 2021, c’era una sola cameriera. Oggi, sono sei, tra cui delle studentesse. Il numero di ragazze ha contribuito all’aumento del fatturato. I clienti che frequentano questo maquis accanto al cimitero, che è recintato, non sembrano preoccuparsi o avere paura, l’importante è che la birra sia fresca: “Nessuno è eterno sulla terra. Prima o poi, raggiungeremo i nostri predecessori. Viviamo quotidianamente con i fantasmi. Quelli che sono sepolti nei cimiteri hanno bevuto ieri con noi. Domani, li raggiungeremo anche noi. Quindi, non c’è motivo per cui dovremmo allontanarci da loro”, dice un avventore.
L’installazione di bar nei dintorni dei cimiteri sta prendendo piede nella città del Cavaliere rosso [soprannome della città di Oudougou]. Anche i ristoranti e i chioschi non sono da meno. Sebbene alcuni proprietari abbiano autorizzazioni per aprire e suonare musica, questa situazione non piace al sindaco di Oudougou. L’ideale, per lui, è che queste attività si svolgano molto lontano dalle dimore dei defunti. Ma nei cimiteri ci sono anche bar e biblioteche: non trova normale separare i vivi dai morti. Niente vieta che un bar o un maquis sia accanto o di fronte a un cimitero. Basta solo che questi luoghi di festa e l’interno del cimitero siano puliti. È anche necessario che il cimitero sia recintato e che i gestori evitino di suonare la musica a tutto volume. Una vita dopo la morte. A sentire il sindaco ci sono cose peggiori che succedono in questi luoghi dove sono sepolti i defunti. “Molti cimiteri servono da rifugio ai banditi, ai rapinatori e ad altri trafficanti di stupefacenti. Alcune persone vanno addirittura a fare l’amore in questi luoghi”.