(New York Times) Il Mondiale di Subbuteo a Tunbridge Wells è stato l’occasione per scoprire un mondo di fanatici amanti del calcio in miniature giocato su un campo di feltro

Il Mondiale di Subbuteo disputatosi nella cittadina inglese di Tunbridge Wells è stato vinto dall’americano Christian Filippella. Oltre 300 giocatori provenienti da 26 paesi sono arrivati in una modesta sede, rappresentando i migliori al mondo in un gioco che è nato proprio qui, in questa stessa città, quasi 80 anni fa. Per molti, il Subbuteo rappresenta più di un semplice gioco. Le sue origini risalgono al 1946, quando Peter Adolph, un ornitologo appassionato di calcio, pubblicizzò per la prima volta la sua “replica del calcio” sul giornale “The Boy’s Own”. Il suo set iniziale di mini-calciatori prometteva di offrire tutte le emozioni del vero gioco e mantenne la promessa diventando rapidamente un nome familiare, trasformando i salotti in stadi improvvisati in tutto il Regno Unito e oltre.

Nel suo periodo di massimo splendore, tra gli anni ’70 e ’80, il Subbuteo vendeva 300.000 set di giocatori ogni anno. Il suo fascino risiedeva nella sua accessibilità: non c’erano regole complicate o strategie astratte da imparare. Era il calcio in miniatura, completo della possibilità di colpire con le dita il pallone, creare occasioni e segnare gol. Le varie squadre e accessori disponibili non facevano che aumentare l’emozione, un giorno potevi controllare il Brasile, il giorno dopo una squadra di provincia. Tuttavia, come molte mode dell’infanzia, anche il Subbuteo ha visto un declino con l’emergere di nuove forme di intrattenimento. Negli anni ’90, la sua presenza nelle case cominciava a scemare, anche se veniva ancora praticato a livello internazionale. Ma mentre per alcuni il Subbuteo era diventato un cimelio polveroso dell’infanzia, per altri era rimasto una passione seria. Dietro le quinte, il Subbuteo si è evoluto in silenzio. Entra in scena la Federation International of Sports Table Football (FISTF), che dal 1992 governa lo sport e supervisiona le competizioni internazionali. Sotto la guida della FISTF, il Subbuteo ha preso nuova vita come sport competitivo e sebbene il gioco sia cambiato leggermente (le versioni moderne prevedono figure con basi più piatte e pesanti anziché quelle arrotondate di un tempo), lo spirito è rimasto lo stesso.

Per essere un campionato mondiale, il Mondiale di Subbuteo appare piacevolmente privo di eccessi commerciali. Sì, ci sono sponsor, Mitre fornisce il pallone ufficiale delle partite, e ci sono bancarelle di merchandising che vendono di tutto, dai set di Subbuteo retrò a salse da cucina marchiate Subbuteo. Ma l’evento conserva un fascino genuino e popolare, evidenziato da momenti come quando i membri della squadra inglese vengono invitati a spostare le sedie per non ostruire i loghi degli sponsor sulla diretta streaming su Twich. Molti giocatori hanno assicurato le loro dita — fondamentali per i colpi — per somme impressionanti, e lo sponsor della squadra inglese, Weetabix, ha persino fornito un fisioterapista appositamente per curare quelle dita cruciali. Potrebbe sembrare uno scherzo, ma le poste in gioco sono alte e la competizione è agguerrita. Il titolo individuale è prestigioso, ma è l’evento a squadre che i giocatori desiderano maggiormente.