“Pin” promette meraviglie e di non dover consultare il cellulare (legge gli sms sul palmo della mano) ma negli Usa non ha convinto tutti (Times)
Assomiglia più a una spilla, una scatola di mentine o un pacchetto di sigarette tagliato a metà ma è uno smartphone che dovrebbe essere “intelligente” con la sua struttura ricavata da un unico pezzo di alluminio. Il dispositivo di Humane si chiama “Pin” inteso più come metafora per evocare il “sentimento di attaccarlo ai propri vestiti” che come descrizione fisica. Per indossare Pin si deve posizionare un pacco batteria magnetico all’interno di una camicia o di un altro capo di vestiario, e lasciare che un magnete sul Pin stesso mantenga il sistema in posizione. Pesa all’incirca 55 grammi, ovvero quasi quanto una pallina da tennis. Le persone con pacemaker dovrebbero consultare i loro medici riguardo a possibili interferenze magnetiche. Un fermaglio venduto separatamente rende possibile attaccare Pin a vestiti più spessi o alle cinghie di una borsa, e un magnete più leggero incluso con il dispositivo funziona per abiti di seta o attrezzature sportive.
Il dispositivo di Humane, visto alle recenti sfilate di moda sulla giacca di Naomi Campbell, dovrebbe scattare foto e inviare messaggi, usare un laser per proiettare un’interfaccia visiva sul palmo di una persona, e viene fornito con un assistente virtuale tipo ChatGPT. Humane, cofondata da un britannico ex dipendente di Apple, ha dichiarato che è il “primo dispositivo indossabile e piattaforma software progettati per sfruttare appieno il potere dell’intelligenza artificiale”. Attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, non si collega allo smartphone ma è un dispositivo autonomo con una connessione telefonica che prevede un abbonamento di 24 dollari al mese.
I recensori americani hanno però criticato Pin, che hanno detto essere lento nelle risposte, tendente a surriscaldarsi e incapace di eseguire funzioni di base come fare una telefonata, riprodurre una canzone, inviare una email e impostare un timer, un promemoria o una sveglia. Era difficile sentire il dispositivo all’aperto senza cuffie o vedere le immagini che può proiettare sulla mano. Anche la durata della batteria era scadente.