Per invecchiare meglio studiamo i cani

Nella ricerca per aiutare le persone a vivere più a lungo, scienziati e aziende si stanno rivolgendo ai cani. Gli esseri umani hanno maggiori somiglianze genetiche con i cani rispetto ad altri soggetti comuni nella ricerca sull’invecchiamento, come i topi. La nostra specie condivide molte delle stesse malattie legate all’età, tra cui il cancro e l’osteoartrite. E i cani tendono a vivere accanto a noi, condividendo le nostre esposizioni. Aiuta anche il fatto che invecchiano più rapidamente di noi, offrendo un calendario più rapido per lo studio della longevità.

Gli scienziati del Dog Aging Project, un progetto di ricerca basato presso l’Università di Washington e il Texas A&M, hanno scoperto che l’attività fisica era associata a migliori indicatori di invecchiamento cognitivo nei cani. Un’altra ricerca ha dimostrato che la compagnia sociale, come vivere con altri cani, era associata a una migliore salute. Una startup biotech che spera di ottenere il primo trattamento approvato dalla FDA per estendere la vita sana dei cani ha fatto un passo avanti. La Food and Drug Administration ha confermato che il farmaco aveva dimostrato una “ragionevole aspettativa di efficacia”. L’azienda, chiamata Loyal, deve ancora completare diversi passaggi prima di poter commercializzare il farmaco rivolto solo ai cani. La società farmaceutica veterinaria TriviumVet sta lavorando per ottenere l’approvazione della FDA per un farmaco mirato alle malattie legate all’età in gatti e cani domestici. Sarebbe ideale studiare l’invecchiamento nei cani e poi fare il salto per poterlo trasferire nell’applicazione umana.

Nessun modello animale è un sostituto perfetto per gli esseri umani. Ma la ricerca sui cani potrebbe offrirci alcune indicazioni che altri modelli animali non possono. I ricercatori del Dog Aging Project stanno arruolando partecipanti canini in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, per studiare gli effetti del rapamicina, un farmaco originariamente approvato per prevenire il rigetto degli organi nei pazienti trapiantati umani. Alcune persone lo usano come parte di una terapia di longevità.

Ma ci sono anche limitazioni. Le differenze tra le nostre specie, comprese le diete e la sterilizzazione nei cani, potrebbero influenzare il modo in cui invecchiamo e come lo misuriamo. E la maggior parte delle ricerche sui cani domestici è progettata per darci suggerimenti, non per fornire una relazione di causa ed effetto.

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