Su Apple TV+ i grandi nomi della moda nella Parigi degli anni ’40. Balenciaga, Christian Dior e Coco Chanel, alle prese con l’impatto dell’occupazione nazista sulla scena dell’alta moda (Diario de Noticias)
Il 28 marzo 1945 veniva inaugurato al Louvre il Théâtre de la Mode, una mostra composta da circa duecento bambole di 70 cm vestite con le creazioni dei principali stilisti parigini. Fu un modo per far “rinascere dalle ceneri” l’industria della moda francese, dopo la Seconda Guerra Mondiale, esponendo il lavoro di queste figure rinomate dell’alta moda e raccogliendo fondi per i sopravvissuti. Un’iniziativa che attirò più di 100.000 visitatori, avendo in due abiti disegnati da Christian Dior (1905-1957) i pezzi di maggior successo… O almeno è ciò che si dice nella serie “The New Look”, di Todd A. Kessler, su Apple TV+, un biopic che trae forza soprattutto come panoramica dell’impatto dell’occupazione nazista sulla scena dell’alta moda parigina e, in particolare, sulle modalità di sopravvivenza in quel periodo buio, che hanno definito i posti nella storia dei creatori Dior e Coco Chanel (1883-1971).
Questa rivalità è evidenziata fin dal primo episodio, che si svolge nel 1955, quando Chanel tenta di accreditare la sua immagine con i giornalisti, e Dior, in visita alla Sorbonne, è accolto con entusiasmo, con una domanda relativa a quella fase oscura. A partire dalla questione “cosa hai fatto a Parigi durante l’occupazione nazista?”, “The New Look” traccia il percorso dei due designer di moda, in un lungo flashback che si estende fino al decimo episodio, raccontando l’ascesa di Dior, come personaggio che cercava una luce nei suoi capi femminili, e la lenta caduta di Chanel, il cui ambiguo capitolo di collaborazionismo e successiva indagine mostrano una donna intrappolata nella rete della storia, incapace di non dare priorità ai suoi affari e alla vita materiale.
Interpretati da Ben Mendelsohn e Juliette Binoche, Dior e Chanel raccontano due prospettive di un periodo che coinvolge altri creatori, ma che qui è approfondito attraverso i loro drammi individuali, in particolare quello della sorella dello stilista, Catherine Dior (Maisie Williams), un membro della Resistenza Francese che sarebbe stata la grande ispirazione dietro gli abiti Dior del dopoguerra, e la donna a cui è dedicato il profumo Miss Dior. Un ritratto umano di glamour contenuto e repulsione nazista, che va dalla presenza di Chanel in saloni con ufficiali di Hitler agli incontri di Christian Dior con le sue amicizie professionali, lo spagnolo Cristóbal Balenciaga e Pierre Balmain, con lo scambio di idee su come agire di fronte al nemico. Un contesto professionale che include anche il sarto Lucien Lelong (nell’interpretazione di John Malkovich), per cui Dior iniziò a lavorare.
A differenza della recentissima serie Cristóbal Balenciaga (Disney+), che si presenta come un omaggio devoto al suo protagonista, esplorando specificamente la sua arte del design e della sartoria, “The New Look” contempla una fetta più ampia della realtà dell’epoca, mettendo minore attenzione al lavoro creativo di Dior, che si può riassumere nella semplice idea di bellezza associata alla speranza: i suoi abiti cercavano di portare un nuovo inizio di taglio femminile a una società e a un mondo in processo di guarigione.