Il Vydura, prodotto dalla Pfizer, promette di essere un’ottima alternativa agli anti-infiammatori non steroidei e ai triptani (Aujourd’hui)

È la seconda malattia più invalidante al mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute. E non a caso, quando colpisce, spesso si deve interrompere ciò che si sta facendo e isolarsi in penombra. Di cosa stiamo parlando? Della emicrania, una vera e propria malattia neurologica caratterizzata da crisi più o meno regolari di mal di testa. Legata a fattori genetici, colpisce tre donne per ogni uomo, così come un bambino su dieci. Il 2% degli adulti soffre di una forma cronica: più di quindici giorni al mese con mal di testa.

E attenzione, non stiamo parlando di un semplice mal di testa passeggero, ma di forti dolori detti “pulsatili” – che martellano nella testa e unilaterali – che spesso colpiscono solo un lato del cranio. Una crisi dura da quattro a settantadue ore e può includere nausea, persino vomito, e/o ipersensibilità alla luce e al rumore (fotofobia e fonofobia). In alcuni casi, dal 20 al 30%, l’emicrania è preceduta da un’aura, un disturbo neurologico transitorio, completamente reversibile, di natura visiva, sensitiva o motoria. Questo è il caso, ad esempio, della famosa emicrania oftalmica. Di fronte a questa piaga, la ricerca avanza – sono stati identificati 180 geni di predisposizione -, ma l’armamentario farmacologico è ancora molto insufficiente. Finora si componeva di due famiglie: gli anti-infiammatori non steroidei (ibuprofene, ketoprofene…), o i triptani, dei vasocostrittori moderatamente tollerati, la cui posologia mensile è limitata per evitare il rischio di cefalea da sovradosaggio, e soprattutto controindicati in caso di problemi vascolari: precedenti di infarto del miocardio, angina, ictus o ipertensione non controllata.

Per coloro che queste due classi di trattamento lasciano in un vicolo cieco terapeutico, dal 2021 è disponibile una terza famiglia: anticorpi monoclonali anti-CGRP, un acronimo un po’ barbaro che indica il principale mediatore del dolore emicranico. Tuttavia, questi trattamenti, prescritti da un neurologo, esistono solo in forma iniettabile. Non è poco dire, quindi, che il Vydura, commercializzato in Francia da Pfizer dall’autunno, suscita molte speranze. Fa parte di una nuova classe, i gépants, anch’essi antagonisti dei recettori del CGRP, ma assunti per via orale:il paziente deve prenderlo non appena avverte il dolore della sua cefalea ma soprattutto, può essere usato sia come trattamento di crisi che preventivo, poiché può essere preso un giorno sì e uno no.