Lo shopping online fa male al pianeta?

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In teoria, ricevere le consegne a domicilio può essere più efficiente che andare in negozio in macchina. Ma è sempre meglio pensarci bene prima di riempire il carrello virtuale (New York Times)

La comodità dello shopping online è difficile da battere. Tuttavia, richiede un grande consumo di energia e risorse e può generare più rifiuti. Il trasporto necessario per lo shopping online produce emissioni di gas serra. Secondo alcune stime, ogni anno vengono abbattuti tre miliardi di alberi per produrre imballaggi per qualsiasi tipo di prodotto, e-commerce incluso. I data center necessari per memorizzare e recuperare gli ordini consumano circa 10 volte l’energia di una casa tipica e utilizzano ingenti quantità di acque sotterranee preziose per il raffreddamento.

Ma lo shopping online non è sempre la scelta peggiore. L’efficienza è un fattore importante. Basta pensare che un singolo camion che consegna gli ordini a diverse abitazioni potrebbe avere un impatto ambientale minore rispetto a diversi clienti che saltano in macchina per andare al negozio. Questo vale soprattutto se le persone raggruppano gli acquisti in consegne meno frequenti. Uno studio del MIT ha persino scoperto che lo shopping online potrebbe essere più sostenibile dello shopping tradizionale in oltre il 75% degli scenari ipotizzati dai ricercatori. Questi scenari prevedevano un’esperienza di shopping online con consegne completamente elettriche e imballaggi ridotti.

I rivenditori online e le società di consegna stanno cercando di rendere lo shopping online più ecologico. Alcuni hanno adottato veicoli elettrici. Amazon.com, per esempio, si è impegnata ad avere 100.000 veicoli elettrici per le consegne su strada entro il 2030, una mossa che, secondo quanto afferma, impedirà il rilascio in atmosfera di milioni di tonnellate di carbonio che contribuisce al riscaldamento globale. UPS ha in programma di aggiornare la propria flotta con veicoli elettrici, ma questi piani hanno subito una battuta d’arresto quando l’azienda con cui aveva stipulato un contratto per la fornitura dei nuovi camion ha avuto problemi finanziari. FedEx prevede di convertire l’intera flotta di ritiro e consegna pacchi a veicoli elettrici entro il 2040, con l’obiettivo di elettrificare metà della flotta entro il prossimo anno.

Inoltre, alcune aziende stanno sperimentando consegne con robot e droni. Ma ci sono altri fattori da considerare. Anche l’imballaggio e i rifiuti sono importanti: aziende come Amazon hanno iniziato a ridurre gli imballaggi, che ai primi tempi dello shopping online producevano montagne ridicole di scatole, pluriball e altri materiali di riempimento per articoli minuscoli. Anche adesso accade di tanto in tanto, nonostante gli sforzi per ridurli. Alcune aziende hanno iniziato a utilizzare imballaggi più riutilizzabili, riciclabili e persino biodegradabili. Tuttavia, milioni di chili di plastica proveniente dagli imballaggi finiscono ancora nei fiumi, negli oceani e nelle discariche.

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