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La Champagne, nota per il suo prestigioso vino con le bollicine, sta intensificando gli sforzi per sviluppare la sua offerta enoturistica e attrarre turisti da tutto il mondo. Di fronte all’attrattiva delle altre regioni viticole francesi, la Champagne si distingue per iniziative insolite (Le Figaro)

Dalla visita dei vigneti con un’applicazione per smartphone a laboratori che combinano champagne e sofrologia, passando per alloggi insoliti in botti di vino, la Champagne offre esperienze uniche e varie. Il museo Pressoria a Aÿ, con le sue installazioni immersive e le sue degustazioni originali, ne è un esempio perfetto. L’enoturismo è diventato una priorità per la regione, con l’obiettivo di attirare una clientela internazionale facoltosa. Gli stranieri rappresentano quasi la metà degli enoturisti in Champagne e spendono circa tre volte più dei turisti tradizionali.

Con i suoi splendidi paesaggi, il patrimonio unico e gli attori dinamici, la Champagne ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione enoturistica imperdibile. Gli investimenti in corso e le nuove iniziative promettono un’esperienza sempre più ricca e diversificata per i visitatori. Tra il 2018 e il 2019, il numero di enoturisti nel Grand Est era stimato a 7,5 milioni e le spese enoturistiche dell’area sono stimate a 1,5 miliardi di euro all’anno.

La “Route du champagne en fête”, un evento annuale che attira 30.000 visitatori, proporrà per la prima volta quest’anno biciclette e monopattini elettrici per facilitare gli spostamenti. La Maison Taittinger a Reims riaprirà le sue cantine al pubblico a luglio dopo un anno e mezzo di lavori e la Maison Thiénot a Reims trasformerà un ex hotel particolare in un museo e un hotel a cinque stelle, la cui apertura è prevista per il 2025. A ottobre, invece, l’Aisne, un territorio meno conosciuto dal grande pubblico, cerca di radicare lo champagne nella sua regione organizzando l’evento “Champagne & Vous a Tourcoing.