(Daily Telegraph) Secondo uno studio, la Sindone di Torino, famosa reliquia che porta l’immagine di Cristo avvolta in un sudario non può essere autentica anche se antica.
Cicero Moraes, esperto di software per la ricostruzione facciale forense, mette in discussione l’autenticità della sacra Sindone esposta a Torino, già al cenmtro di numerose polemiche sulla sua autenticitò. Per lui l’immagine impressa sul tessuto di un uomo barbuto con lunghi capelli e macchie di sangue sui polsi, piedi e fianco, non può essere autentica e lasciata da un corpo tridimensionale, anche se antica. Nonostante sia considerata da alcuni come una reliquia del periodo medievale e da altri come risalente a 2.000 anni fa, la ricerca di. Moraes ha utilizzato una simulazione virtuale per verificare se un tessuto, posizionato attorno a un corpo tridimensionale, potesse effettivamente riprodurre l’immagine visibile sulla Sindone.
Attraverso una simulazione, ha dimostrato che l’immagine risulterebbe distorta se avvolta attorno a un corpo umano reale, poiché le macchie di sangue o altre tracce lasciate su un tessuto avvolto tridimensionalmente sarebbero più deformate. Al contrario, l’immagine sulla Sindone appare simile a una “fotocopia” del corpo. Secondo Moraes, una simile impronta potrebbe essere ottenuta soltanto disponendo il tessuto sopra un bassorilievo – una scultura in rilievo poco profonda – di una figura umana.
Nel dettaglio, il ricercatore spiega che, se fosse stato avvolto attorno a un corpo umano, l’immagine sulla Sindone avrebbe avuto una rappresentazione molto diversa, con parti del capo e delle dita dei piedi più allargate e sezioni del torso, del basso ventre e del collo che non sarebbero state visibili. In sintesi, Moraes sostiene che l’immagine sulla Sindone non possa derivare da un corpo reale. C’è da dire che questo studio è in attesa di una pubblicazione formale su una rivista accademica.