Dal 1º luglio 2024, i supermercati francesi sono tenuti a informare i consumatori quando la quantità di un prodotto diminuisce senza che il suo prezzo scenda (Aujourd’hui)
La “shrinkflation” è una pratica che consiste nel ridurre la quantità di un prodotto mantenendo invariato il suo prezzo, o addirittura aumentandolo. Questa pratica, che consente agli industriali di mantenere i loro margini nonostante l’inflazione, è sempre più diffusa e spesso passa inosservata ai consumatori. Le etichette dovranno essere apposte sotto o vicino ai prodotti interessati e menzionare la nuova quantità oltre all’aumento del prezzo al chilo o all’unità. Solo i prodotti la cui riduzione di quantità non è legata a un cambiamento di composizione o a un’innovazione saranno interessati. Concretamente, in tutte le grandi superfici superiori a 400 metri quadri, i marchi saranno tenuti ad esporre sotto o in prossimità di tutti i prodotti alimentari e non alimentari interessati un’etichetta recante la seguente dicitura: “Per questo prodotto, la quantità venduta è andata da X a Y e il suo prezzo è aumentato di X%.
Le prime reazioni dei consumatori sono positive. Apprezzano la trasparenza di questa misura che permetterà loro di fare scelte consapevoli durante gli acquisti. Alcuni indicano persino che boicotteranno i prodotti interessati dalla “shrinkflation”. Dall’altra parte della barricata, quella di chi vende c’è da dire che i distributori sono scontenti di dover assumere da soli la responsabilità di questa misura. Hanno ottenuto che gli industriali li informino in anticipo dei cambiamenti di quantità dei prodotti. Ritengono inoltre che il numero di prodotti interessati sia molto basso e che quindi non ci sarà un impatto significativo sulle loro vendite. La catena Carrefour afferma di aver messo in atto una procedura che mira a identificare i prodotti potenzialmente interessati da questa pratica e a correggere il loro prezzo a monte, con i fornitori e la politica dei prezzi. Grazie a questo sistema, non sono attualmente previsti casi di “shrinkflation” nei negozi il 1° luglio, che aveva già effettuato un esperimento espositivo a settembre.
In conclusione si può dire che l’’introduzione dell’etichettatura della “shrinkflation” è un primo passo importante per contrastare questa pratica ingannevole. Resta da vedere se questa misura sarà efficace e se permetterà di cambiare i comportamenti dei consumatori e degli industriali.