(El Pais) L’intelligenza artificiale arriva nei dispositivi di piacere maschile ora anche comandabili tramite lo smartphone

Di fronte al tabù legato alla sessualità e alla masturbazione, i sessuologi sostengono l’importanza di sfruttare i progressi tecnologici per conoscerci meglio e aumentare il piacere. L’intelligenza artificiale ha raggiunto un campo antico quanto l’umanità stessa: il piacere solitario. E allora arrivano i masturbatori con intelligenza artificiale. Dispositivi come il Lelo F1STM V3, ad esempio, integrano IA e realtà aumentata. Inizialmente non sono molto diversi da altri meccanismi noti: il pene viene inserito in un dispositivo cilindrico rivestito di silicone, avvolto da scanalature per aumentare il piacere e simulare la penetrazione, accompagnato da diverse vibrazioni (qui iniziano le novità). Può essere utilizzato in modalità analogica — cioè senza connettersi a un telefono — e dispone di otto programmi con altrettante velocità, fino a 6.000 giri al minuto. Un vero e proprio veicolo di Formula 1 nella corsa verso l’orgasmo. L’uomo può sperimentare le diverse velocità e modalità e salvare quelle che preferisce sul telefono.

René Descartes fu uno dei primi filosofi contemporanei a vedere nella natura nient’altro che materia soggetta al potere delle persone, attribuendo all’essere umano il pieno dominio su ciò che è esterno per il proprio beneficio. Il suo era un essere umano che, probabilmente, avrebbe comprato un giocattolo in un sex shop. Sperimentare con la soddisfazione personale e le zone intime è un’attività ancestrale: i primati si masturbavano da almeno 40 milioni di anni e i primi ritrovamenti di giocattoli sessuali risalgono a 28.000 anni fa, nella preistoria. Prima della rivoluzione del PVC, degli oli lubrificanti e delle altre sostanze che oggi danno corpo e forma al genere dei giocattoli sessuali, l’essere umano era già ossessionato dal dominare la natura a proprio vantaggio. Quei primi giocattoli sessuali arcaici – tralasciando i buchi in elementi naturali come gli alberi – includono i primi dildo fatti di pietra, legno e cuoio. Nel sito di Hohle Fels del Paleolitico superiore, in Germania, è stata trovata una pietra intagliata e levigata a forma fallica, considerata il più antico giocattolo sessuale mai scoperto. Anche i primi anelli, fatti con la palpebra di una capra, esistono da tempo nella società: nel XIII secolo in Cina venivano utilizzati per mantenere l’erezione e stimolare la vulva.

La morale che criticava la masturbazione è andata scomparendo. Ma sembra esserlo stata per aree, e pensando ai giocattoli sessuali, l’immaginario popolare identifica più esempi femminili che maschili. Nel satisfyer o nei succhiatori di clitoride, ad esempio, prima che nei fleshjack e nei dispositivi per il pene. E riguardo all’idea generale che un uomo possa usare un dildo per esplorare il proprio piacere anale, cosa si può dire? Secondo un sondaggio condotto dal marchio di giocattoli erotici Lelo, fino al 46% degli uomini afferma di non aver mai usato giocattoli sessuali (e quando si è mai visto un uomo mentire sulla propria vita sessuale?). Se ciò accade, non è per mancanza di offerta. Navigando nei siti di giocattoli erotici su Internet o visitando un sex shop, il catalogo è equilibrato tra uomini e donne. Per gli uomini, l’uso dei giocattoli rimane un grande tabù, culturalmente associato al vizio. D’altra parte, la masturbazione maschile senza l’uso di giocattoli sessuali è più accettata e normalizzata rispetto a quella femminile.

Per un’esperienza più futuristica, il dispositivo può essere collegato tramite Bluetooth al telefono con un’app della marca. In essa, c’è una prima interfaccia con un design motorizzato che permette di controllare a distanza tutte le velocità e le onde di vibrazione. Sul telefono vengono mostrati la velocità raggiunta, la percentuale della capacità del motore utilizzata e persino dati ambientali come la temperatura interna e la pressione. Ma ciò che davvero affascina è come funzionano gli algoritmi informatici per cercare di migliorare i movimenti più umani. Selezionando la modalità IA appare una nuova interfaccia con un nuovo tachimetro che arriva fino a 6.000 giri. L’utente, con il pene all’interno, deve avviare il dispositivo e apparirà una serie di onde sullo schermo. L’IA è in grado di riconoscere il movimento e l’intensità della stimolazione in tempo reale, per adattare e sincronizzare i motori e la potenza in base a ciò che l’utente sta indicando. Mentre l’uomo, eccitato, muove il giocattolo al ritmo di una tradizionale pacca, l’intelligenza artificiale è in grado di regolare la velocità e la vibrazione per ottenere il massimo piacere.