La materia prima principale della profumeria maschile si reinventa. Nuove fragranze dagli accenti inaspettati con uso di sfumature di vaniglia e note di liquirizia e elicriso

I Romani utilizzavano già questa pianta per conferire un profumo al bagno e conservare l’unguento. Il suo utilizzo per la creazione di profumi era anche comune in Provenza fin dal Medioevo, ma lo sviluppo della sua coltivazione iniziò effettivamente nel XIX secolo. Da allora, è prodotta in Francia e in Bulgaria ed è riservata alle acque fresche o agli accordi fougéres ultravirili. Oggi, nuove essenze stanno sconvolgendo i codici del maschile che profuma di lavanda.

Per onor del vero, Pour un homme de Caron è il profumo maschile a base di lavanda per eccellenza. Lanciato nel 1934, osò la sfida di associare una lavanda vivace e aromatica a una vaniglia calda e ambrata per una sensazione di sensualità. Novant’anni dopo, è estremamente pericoloso far vivere questo mito senza snaturarne l’origine. Un esercizio riuscito con successo da Jean Jacques, il profumiere di Caron, che presenta due varianti: Pour un homme de Caron Le Matin e Pour un homme de Caron Le Soir. Quest’ultimo conserva il principio di dualità che caratterizza il succo originale, mescolando la lavanda con un accordo legnoso avvolgente dai toni liquorei grazie, tra le altre cose, a un estratto naturale di legno di quercia proveniente da botti di cognac invecchiate. Per reinventarsi, la lavanda assume accenti floreali e polverosi con Jersey, della collezione Les Exclusifs di Chanel. La lavanda diventa il suo ingrediente principale, conferendole al contempo un raffinato tocco audacemente femminile ottenuto mescolando muschio bianco e fava tonka. Sempre polveroso ma più aromatico, Rimbaud, firmato Celine, unisce lavanda e iris. Il fiore attenua qui il carattere vivace e potente della pianta che si trova spesso nelle fragranze maschili.

Più sorprendentemente, la lavanda può diventare golosa. È il caso di Eau Noire della Collection Privée di Christian Dior nel 2021. Immaginato da Francis Kurkdjian nel 2004, con Hedi Slimane, all’epoca a capo di Dior Homme, è stato riproposto con l’arrivo del naso come creatore di profumi di Dior. La lavanda è sfumata da caldi accenti di mirra, sensuali sfumature di vaniglia densa e note di liquirizia e elicriso. Tre essenze allo stesso tempo aromatiche e fougère sorprendono dando un tocco di vivacità alla lavanda. Il primo Frenchy Lavande è firmato Guerlain. Note agrumate di verbena, accentuate da bergamotto, limone e petit grain mettono in tensione gli accenti aromatici della lavanda e quelli legnosi del vetiver su un fondo di fava tonka e ambra grigia. Lo stesso vale per Lavande 31, realizzato da Le Labo, al cuore del quale gli oli essenziali di bergamotto e neroli portano una nuova freschezza alla lavanda. In fondo, note ambrate e muschiate, mescolate a note di fava tonka. Lavender Extrême di Tom Ford convoca non uno, ma ben tre estratti diversi della materia prima.

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