Il più famoso quadro del mondo sarà trasferito in una sala tutta per sé al Louvre per porre fine alla delusione dei visitatori (Times)
Il trasloco del dipinto di Leonardo da Vinci, che attira ogni anno dieci milioni di turisti, ha lo scopo di conferirgli più spazio e placare le lamentele dei visitatori. Per circa cinque secoli è stata adorata dagli imperatori, idolatrata dagli appassionati d’arte e ambita dai ladri. La Gioconda è il dipinto più famoso, più visitato e più parodiato al mondo, ma il suo enigmatico sorriso ha sempre diviso le opinioni. Napoleone la amava, mentre Maria Antonietta la trovava “troppo piccola, troppo scura” e la fece spostare nell’oscurità di una stanzina secondaria a Versailles. Oggi, fino a dieci milioni di visitatori all’anno omaggiano la Gioconda al Louvre di Parigi, affollandosi nella galleria dove lei osserva da dietro 7 centimetri di vetro antiproiettile, accanto a opere di maestri veneziani del XVI secolo. Tuttavia, il direttore del museo propone ora di isolare nuovamente il capolavoro di Leonardo da Vinci, in risposta alle lamentele dei visitatori.
Secondo un sondaggio, i visitatori la considerano “il capolavoro più deludente del mondo”. Molti di coloro che fanno la fila fino a due ore per trascorrere i loro 30 secondi assegnati a contemplarla, escono sentendosi ingannati, stando a un’analisi di oltre 18.000 commenti online condotta da CouponBirds. Alcuni turisti hanno descritto l’esperienza come una “tortura” e altri hanno affermato di “non essere mai stati così delusi”. La direzione del Louvre attribuisce la colpa al sovraffollamento e al caldo soffocante d’estate che rovinano l’esperienza. Laurence des Cars, direttore del museo, ha suggerito di concedere alla Gioconda più spazio per “respirare” in una sua stanza sotterranea, in modo che i visitatori non si sentano più stipati come sardine.
L’attuale sala del dipinto – la Salle des États – è perennemente gremita, con fino a 25.000 persone che la osservano in un giorno di punta. Molti prestano poca attenzione alle altre opere vicine mentre si precipitano a vedere la Gioconda. Quando finalmente la raggiungono, la maggior parte le volta le spalle per scattare un selfie davanti al ritratto prima che le guardie li allontanino. La folla viene tenuta a distanza di sicurezza da transenne, e i funzionari del museo hanno raddoppiato la vigilanza da quando a gennaio dei manifestanti ambientalisti le hanno lanciato addosso della zuppa. Due anni fa era stata imbrattata con una torta durante un’altra protesta, ma entrambe le volte è scampata ai danni grazie al suo schermo protettivo.
La Salle des États è stata oggetto di dieci mesi di lavori di ristrutturazione nel 2019 ed è stato installato un nuovo pannello di vetro antiriflesso per offrire ai visitatori una visione più chiara. La Gioconda acquisì fama mondiale dopo essere stata rubata dal Louvre e portata a Firenze da Vincenzo Peruggia, un impiegato del museo, nel 1911. Pochi altri capolavori sono esposti in splendido isolamento, con l’eccezione del busto di Nefertiti al Neues Museum di Berlino e del Guernica di Picasso al Museo Reina Sofia di Madrid.