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All’Institute for Molecular Bioscience dell’Università del Queensland, ci sono i veleni di alcuni degli animali mortali meno studiati al mondo, tra cui millepiedi, insetti assassini e diversi bruchi (Guardian)

Il professor Glenn King, un affabile biochimico che guida il gruppo “bugs and drugs” dell’Institute for Molecular Bioscience dell’Università del Queensland e un collega, il dottor Volker Herzig, hanno raccolto veleno da più di 500 specie, costruendo una collezione senza rivali di tossine animali: questa è di gran lunga la più grande libreria di veleno di invertebrati, probabilmente la più grande libreria di veleno al mondo”. Ci sono veleni di tarantole australiane, un bruco brasiliano e il letale ragno-ragnatela. Ma ricercatori non sono interessati alla capacità dei veleni di uccidere. Vogliono usarlo per guarire in quanto il veleno è, nei termini più semplici, una tossina consegnata da un animale in un altro. Ma questa definizione diminuisce la complessità delle tossine composte da ricchi cocktail di molecole.

Più di 200.000 specie sulla Terra sono velenose e ognuna ha sviluppato il proprio set di armi biologiche per aiutare a uccidere le prede o, come nel caso del bruco, difendersi dai predatori. Studiando le molecole che compongono il veleno, gli scienziati sono stati in grado di sviluppare composti che possono alleviare il dolore cronico, curare il diabete e creare insetticidi ecologici. Finora sei terapie derivate dal veleno sono state approvate per l’uso negli esseri umani. Molti veleni sono abili nel distruggere un pezzo di macchinario cellulare dei mammiferi noto come canale ionico. Questi canali sono utilizzati per tutto, dalla respirazione alla contrazione muscolare e alla segnalazione neurale. Gli scienziati usano questo capriccio della natura a loro vantaggio: identificando le molecole chiave nel veleno che interagiscono con i canali ionici, sperano di scoprire molecole che possono colpire quei canali, portando alla creazione di terapie mirate.

Una libreria di veleni consente ai ricercatori di schermare centinaia di veleni contemporaneamente e identificare rapidamente promettenti molecole candidate che si possono applicare praticamente a qualsiasi disturbo umano in cui pensiamo che un canale ionico possa essere coinvolto nella malattia. Ad oggi, i serpenti hanno fornito i veleni più utili per le droghe e le terapie umane. Scorpioni e ragni hanno a lungo fornito informazioni utili sul veleno, anche se non sono stati sviluppati composti terapeutici da loro. In questo gruppo di lavoro si è scoperto, ad esempio, che il dolore da punture di meduse può essere alleviato dal calore.