(Abc) In Spagna l’uso del bicarbonato uso è diffuso nell’élite dell’atletica per combattere l’acidità muscolare e ridurre l’affaticamento

Gli ottimi risultati del ciclista sloveno Primoz Roglic hanno mostrato come una sostanza quotidiana, così ampiamente utilizzata nell’ambiente domestico a fronte di una cattiva digestione possa fornire risultati incoraggianti anche in ambito sportivo. Il ciclista collabora da anni con l’azienda uecaMaurt en e partecipa come volontario ai suoi studi con una nuova preparazione. Si tratta di sperimentare una tecnologia esclusiva che consente di incapsulare le particelle di bicarbonato in un idrogel (come se fosse qualcosa di simile a una purea) in modo da non danneggiare il tratto digestivo. Anche i recenti Giochi olimpici hanno evidenziato l’importanza del bicarbonato di sodio. Nella finale degli 800 metri, il canadese Arop è stato protagonista di un impressionante secondo giro ed è andato vicino a vincere la medaglia d’oro. Alla fine del test, ha riconosciuto che il bicarbonato di sodio lo stava aiutando.

Sono passati quattro decenni dal suo primo utilizzo nello sport e la chiave è ancora combattere contro la temuta acidità muscolare. È l’ossessione negli sport ad alta domanda, quando il muscolo viene testato ai suoi limiti. Gli allenatori e i fisiologi dello sforzo sono ancora concentrati sull’effetto tampone, sul combattere l’azione dannosa dell’acidità negli atleti, quei dolori alle gambe che impediscono ad atleti e ciclisti di mantenere alti ritmi nelle fasi finali di una competizione. E il paradosso è che il bicarbonato, una sostanza così quotidiana, tanto usata per migliorare la digestione in casa, è diventato un contributo decisivo per ciclisti e atleti. Il bicarbonato, che non è mai stato vietato, è arrivato al ciclismo nel 1985 e con esso si ottiene un’acidità regolata, che genera meno disagio e meno dolori muscolari. C’è anche un effetto mentale, molto importante per un atleta altamente allenato, per rimuovere la sensazione di disagio, di sofferenza. Era usato per via parenterale (attraverso un’iniezione) ed era più efficace, ma quella via è stata vietata nel 2010 e poi è stata usata esclusivamente per via orale.

Sono stati i fisiologi italiani a rendere il bicarbonato di moda negli anni Ottanta. I corridori di lunga distanza dell’Italia hanno iniziato ad usarlo con ottimi risultati, come il campione olimpico di maratona Gelindo Bordin con l’uso anche in gara, sciolto nelle bevande alla stazione di ristoro della maratona, insieme agli aminoacidi a catena ramificata. Ben diluito, un cucchiaino per 200 millilitri, di solito è ben tollerato. Invece il mondo del calcio non sembra molto incline all’uso del bicarbonato come sostanza ergogenica considerandolo una sostanza più appropriata e utile per i velocisti di ciclismo e per gli atleti di media distanza nell’atletica, sforzi in cui grandi quantità di lattice si accumulano in breve tempo. La cosa principale è sapere come combattere l’acidosi, che è ciò che limita la contrazione muscolare.