Li credevamo relegati alla storia dell’aeronautica. E ora, grazie alla crisi climatica, i dirigibili tornano in auge. La società francese Flying Whales potrebbe essere la prima a farli volare su larga scala. Un grande schermo davanti. Due ai lati, in obliquo. Un altro sotto i piedi… Dal cockpit del simulatore del LCA60T, il futuro dirigibile rigido di Flying Whales, il campo visivo è sbalorditivo. Ci si sente davvero sospesi nel cielo. Quando si spinge la leva del gas che attiva i 32 motori elettrici a elica alimentati da quattro turbogetti da 1 megawatt ciascuno, l’aeromobile impiega un po’ a rispondere. Ci vogliono circa quindici secondi prima che il paesaggio cominci a scorrere. Segno che questa “balena volante” lunga 200 metri e con un diametro di 50 metri è entrata in movimento.

In estate, le autorità di certificazione hanno fatto simulare al dirigibile una perdita di controllo: doveva riuscire a atterrare con solo un’ora di autonomia della batteria. Questo test di crash ha fatto capire che occorreva aumentare la velocità di scarico dell’elio che permette all’oggetto di scendere. A medio termine, l’azienda mira a una flotta di 160 aeromobili: i test in volo del prototipo sono previsti per il 2026. E una volta ottenuta la certificazione, l’attività potrebbe iniziare nel 2027. Tutte le normative devono essere ricostruite poiché dall’incidente dell’Hindenburg, che prese fuoco il 6 maggio 1937 non lontano da New York, facendo 36 morti, i dirigibili, che avevano avuto il loro momento di gloria all’inizio del secolo scorso, sono praticamente scomparsi dai nostri cieli, resi obsoleti dai progressi dell’aeronautica. Ma la crisi climatica e la necessità di ridurre le emissioni di carbonio del trasporto aereo stanno ridando lustro a questi aerostati, molto meno energivori degli aerei a reazione. Flying Whales non è l’unico a voler riavviare una flotta di dirigibili. Una corsa contro il tempo è iniziata tra i contendenti situati in tutto il mondo. Oltre all’azienda LTA (Lighter Than Air), ci sono l’azienda israeliana Atlas LTA Advanced Technology, l’inglese Hybrid Air Vehicle e la cinese Airship Vantage.

Stanno emergendo nuovi utilizzi per i dirigibili. In particolare, per aprire nuove vie in territori isolati. Il governo indonesiano è interessato ai dirigibili per far circolare un ospedale mobile sulle sue migliaia di isole abitate. Anche lo sgombero dei porti, dove possono essere necessari quasi venti giorni di attesa per le navi portacontainer, è un altro potenziale mercato molto promettente.

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