Chanel n. 5 è un’icona imprescindibile nella storia delle essenze per donna. A oltre 100 anni dalla sua creazione resta una pietra miliare nelle profumerie

Da dove viene?
Nel 1921, la stilista Gabrielle Chanel lancia “un profumo di donna con odore di donna” per le sue clienti più fedeli. Per crearlo, chiede aiuto al rinomato profumiere Ernest Beaux, uno dei primi ad utilizzare molecole di sintesi. Questi sviluppa, a partire da 80 componenti, un bouquet floreale completamente inedito per l’epoca. Il N° 5 incontra un successo immediato, tanto che i negozi si trovano rapidamente a corto di scorte.
Lo sapevate?
All’inizio del XX secolo, era consuetudine indossare abiti su misura: vestiti realizzati dal proprio sarto, cappelli dal proprio modista e fragranze dal proprio profumiere. Proponendo il primo “profumo da couturier”, Gabrielle Chanel li riunisce sotto un unico indirizzo. Una rivoluzione.

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È il numero di campioni presentati dal profumiere Ernest Beaux a Gabrielle Chanel. Quest’ultima sceglierà il numero 5. Dopo avergli chiesto “un profumo artificiale come un vestito, vale a dire costruito. Sono un artigiano del cucito. Non voglio la rosa, il mughetto, voglio un profumo composto”. Ma secondo altre versioni 5 è anche il numero che Gabrielle Chanel, molto legata allo zodiaco e alla sua simbologia, scelse come numero portafortuna e come data di presentazione delle collezioni spesso fissate il 5 febbraio e il 5 agosto.
Tutta un’arte
Il flacone non smetterà di ispirare gli artisti. Nel 1937, Mademoiselle Chanel posa come testimonial davanti all’obiettivo del fotografo François Kollar nel suo appartamento al Ritz per una campagna pubblicitaria dedicata agli Stati Uniti. Poi nel 1954, il grande fotografo Philippe Halsman vi appone, grazie a un fotomontaggio, i baffi di Salvador Dali, grande amico di “Coco”. Nel 1985, è Andy Warhol a reinterpretare l’oggetto in diverse serigrafie colorate.

In primo piano
Quando, nel 1960, Marilyn Monroe confessa, durante un’intervista, di indossare solo alcune gocce di N° 5 per dormire, il profumo entra nella leggenda. Altre ambasciatrici prestigiose contribuiranno alla sua fama, come Catherine Deneuve, Carol Bouquet, Nicole Kidman, Audrey Tautou, Lily-Rose Depp e Marion Cotillard.
Ottanta componenti
Ernest Beaux ha immaginato un’architettura olfattiva senza precedenti con un bouquet di 80 componenti in cui le note di rosa di maggio, gelsomino, ylang ylang, sandalo si uniscono per la prima volta nella storia con le aldeidi in grandi proporzioni per sublimare la fragranza e dare vita alla profumeria dell’era moderna.

Tappo e flacone
Anche il flacone e il tappo hanno una loro storia. Gabrielle ha voluto un flacone semplice, con linee pure e un radicalismo “quasi farmaceutico” sin a quel giorno mai presente sul mercato della profumeria. Le linee sono nette, gli angoli arrotondati per ostentare un flacone minimalista e all’avanguardia. Il tappo poi sembra richiamare con le sue sfaccettature il profilo della parigina Place Vendôme che Gabrielle vedeva dal balcone della suite dell’Hotel Ritz.

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