Una stella dai discorsi muscolosi: a 51 anni, l’attore e musicista britannico Idris Elba ha partecipato al lancio della campagna ‘Don’t Stop Your Future’ (‘non rovinare il tuo futuro’), mirata a combattere i crimini con coltello che ogni anno fanno più vittime, in particolare adolescenti, nel Regno Unito (Le Monde Magazine)

Idris Elba, noto per i suoi ruoli nella serie ”The Wire” e “Luther”, non è nuovo a questo tipo di impegno. All’inizio degli anni 2010, l’attore, i cui genitori sono originari della Sierra Leone e del Ghana, aveva partecipato a una campagna contro il virus Ebola. Ha anche preso posizione per una maggiore integrazione etnica e per la femminizzazione del cinema e della televisione, dichiarando nel 2016 al Parlamento britannico: “il cambiamento è in corso, ma procede lentamente”.

Circondato da familiari delle vittime, Idris Elba ha chiamato, di fronte al Palazzo di Westminster, a un cambiamento di approccio il primo ministro, Rishi Sunak, mentre “ogni giorno aumenta il senso di impotenza dei genitori”. Nato a Hackney, nel nord-est di Londra, un quartiere piuttosto svantaggiato (ma in via di gentrificazione), l’attore chiede che le strade del paese siano finalmente liberate dai machete e dai coltelli “zombie” (i coltelli seghettati) spesso utilizzati nei crimini. Chiede anche la creazione di un gruppo di lavoro bipartisan in Parlamento per affrontare questo flagello: “Sono troppi gli anni in cui questi drammi continuano. La voce delle famiglie non viene ascoltata, voglio usare la mia notorietà per cambiare questo”.

Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, 21 adolescenti sono stati uccisi a Londra nel 2023, di cui 18 accoltellati. È più del 2022 (14 vittime minorenni) ma meno del 2021 (30 adolescenti morti). La maggior parte degli attacchi sono perpetrati da altri giovani e il fenomeno non è solo londinese: in totale, 282 persone sono morte in seguito a un attacco con coltello, tra marzo 2021 e marzo 2022 in Inghilterra e Galles.
Cultura delle gang, a volte legate alla droga ma non solo, troppa facilità nell’ottenere coltelli, mancanza di assistenti sociali e poliziotti di quartiere, tagli ai bilanci dei centri giovanili. La diagnosi è stata fatta da anni, ma i rimedi applicati per combattere la violenza giovanile non sono stati finora efficaci. A Londra, il sindaco Sadiq Khan ha istituito, nel 2019, un’unità di riduzione della violenza, incentrata sulla prevenzione, copiando l’esperienza efficace condotta a Glasgow dal 2005 che considera la violenza come un problema di salute pubblica.

Lascia un commento