(Guardian) Nella città ecuadoriana di Otavalo non tagliarsi la chioma è un atto di resistenza riconducibile al trauma del taglio forzato dei capelli durante le conquiste spagnole.
In un Paese afflitto dalla guerra tra bande, la città ecuadoriana di Otavalo si erge come un paradiso di sicurezza, dove la comunità Kichwa prospera con il suo ricco patrimonio culturale, tradizioni vivaci, abbigliamento distintivo e capelli lunghi. In Otavalo anche gli uomini abbracciano la tradizione di portare i capelli lunghi. Le trecce, in particolare all’interno delle comunità indigene, simboleggiano un atto di resistenza, riconducibile al trauma del taglio forzato dei capelli durante le conquiste spagnole. Oggi, le giovani generazioni di Otavalo si sentono libere dalla vergogna e dalla paura che un tempo ombreggiavano i loro anziani, e molti abbracciano con orgoglio i loro lunghi capelli e trecce. Questo atto simboleggia un impegno per la continuità culturale, una sfida contro le pressioni esterne e rappresenta la forza duratura delle comunità indigene.
A Otavalo, i capelli lunghi sono un legame simbolico con le terre ancestrali e riflettono la connessione Kichwa con la natura e lo spirituale. Molti di coloro che si sono allontanati continuano a seguire la tradizione. Ogni anno, a Kichwa si tiene una competizione per i capelli lunghi. L’antica cerimonia andina onora Pachacámac o Pacha Kamaq, il creatore del mondo, e serve come un rituale di ringraziamento e condivisione per i doni elargiti da Pachamama, la Madre Terra. Il concorso mira a celebrare la tradizione dei capelli lunghi di Otavalo e incentivare i giovani a mantenerla viva.