Ogni volta che si assumono antibiotici, indipendentemente dalla dose o dalla durata, c’è il rischio di sviluppare resistenza. Se non è necessario dal punto di vista medico, c’è il rischio di resistenza antimicrobica (New York Times)
Gli antibiotici funzionano uccidendo i batteri nel corpo. Ma alcuni batteri sopravviveranno e prospereranno, il che può rendere più difficili da trattare le future infezioni. Questo risultato, chiamato resistenza antimicrobica, è responsabile di oltre 35.000 decessi ogni anno negli Stati Uniti. Sebbene gli antibiotici siano necessari per infezioni gravi e potenzialmente letali, a volte vengono prescritti per situazioni meno urgenti. Ecco come capire se un antibiotico è adatto. La domanda più importante da discutere con il medico prima di prendere un antibiotico è: ne ho davvero bisogno? Secondo uno studio recente almeno il 28% degli antibiotici prescritti in ambito ambulatoriale come studi medici e reparti di emergenza non sono necessari. Negli ultimi anni, gli esperti sanitari statunitensi hanno raccomandato di essere più prudenti nel prescrivere antibiotici per situazioni comuni, come il trattamento dell’acne o la prevenzione delle infezioni derivanti da procedure dentistiche. Bisogna considerare anche il tipo di antibiotico. Quelli ad ampio spettro, che prendono di mira molti tipi di batteri, hanno maggiori probabilità di causare resistenza rispetto a quelli che colpiscono meno tipi. E dosaggi più bassi non significano automaticamente meno possibilità di resistenza. Molti sanno che non si dovrebbe assumere antibiotici per le infezioni virali, come raffreddore, tosse e influenza. Ma le linee guida per altre situazioni potrebbero essere meno semplici.
Procedure chirurgiche e odontoiatriche
Gli antibiotici profilattici vengono spesso prescritti prima degli interventi chirurgici per ridurre il rischio di infezione. In questi casi, vale la pena assumerli. Ma assumere antibiotici prima di una procedura dentale spesso non è necessario e i farmaci dovrebbero essere riservati ai soggetti a maggior rischio di complicanze.
Infezioni ricorrenti delle vie urinarie
Se si soffre di questo tipo di infezioni croniche (più di due in sei mesi o più di tre in un anno), brevi cicli di antibiotici profilattici, che in genere durano da tre mesi a un anno, possono ridurre la loro recidiva negli adulti. Ma i farmaci comportano ancora rischi di resistenza ed effetti collaterali indesiderati (come eruzioni cutanee, diarrea o infezioni da lieviti). I medici raccomandano sempre più spesso che, se si hanno infezioni delle vie urinarie ricorrenti, sia meglio iniziare con metodi di prevenzione alternativi, come bere più liquidi. Anche i prodotti a base di mirtillo rosso, come succhi o integratori, possono aiutare. Oppure, se si soffre regolarmente di infezioni delle vie urinarie dopo un rapporto sessuale, si consiglia di assumere una singola dose di antibiotico subito dopo il rapporto. Se il medico rileva batteri nelle urine ma non hai sintomi, vanno evitati gli antibiotici poiché potrebbero aumentare il rischio di sviluppare infezioni delle vie urinarie sintomatiche in futuro.
Problemi della pelle
Alle persone con malattie della pelle come la rosacea o l’acne vengono comunemente prescritti antibiotici. In effetti, i dermatologi prescrivono più antibiotici rispetto ai fornitori di qualsiasi altra specialità medica. Per la rosacea grave, gli antibiotici sono spesso il trattamento migliore. Tuttavia, creme o gel medicati o routine delicate per la cura della pelle possono aiutare nei casi più lievi. Per l’acne, invece, sono disponibili trattamenti alternativi ed efficaci, come lavaggi con perossido di benzoile, retinoidi topici e prodotti con acido salicilico. Gli antibiotici topici come la clindamicina possono aiutare i casi lievi di acne, con meno effetti collaterali rispetto agli antibiotici orali, ma possono comunque causare resistenza antimicrobica. Se l’acne è grave, gli antibiotici orali come la doxiciclina o la minociclina non la “curano”, ma possono dare miglioramenti, quindi potrebbero essere utili per gestire temporaneamente l’acne mentre si perseguono altri trattamenti a lungo termine. trattamenti.