(Times) Catene come KFC e Pizza Hut stanno combattendo in Cina una guerra dei prezzi e introducendo piatti ispirati alla cucina locale per attrarre clienti con budget limitati

In Cina KFC offre noodles piccanti e Pizza Hut Wow, una caffetteria della catena texana, propone pollo fritto coreano. Le versioni cinesi di questi fast food internazionali sono da tempo differenti dalle loro controparti occidentali, ottenendo grandi profitti. Adesso, però, queste catene sono in competizione sia sui loro piatti classici che su quelli locali per mantenere viva la tradizione di mangiare fuori durante la crisi economica. KFC ha introdotto un panino di pollo a 9,90 yuan, seguendo l’esempio delle offerte britanniche da 99 pence, e compete con i ristoranti di noodles e le “blind boxes” (contenenti avanzi) vendute a meno di dieci yuan.

La competizione sta cambiando le abitudini della giovane classe media urbana cinese, che ora preferisce lavorare nei fast food rispetto ai caffè costosi. Un blogger su Little Red Book ha notato un giovane lavorare tutto il giorno da McDonald’s, spendendo solo sette yuan per un pacchetto di patatine fritte.

Mentre altre aziende occidentali faticavano a entrare nel mercato cinese, i fast food vi sono riusciti facilmente dopo le politiche di apertura di Deng Xiaoping. McDonald’s ha aperto il primo negozio a Pechino nel 1992, seguito da Starbucks nella Città Proibita, nonostante le critiche nazionaliste. Le catene occidentali erano inizialmente viste come opzioni esotiche di lusso, ma con il tempo sono diventate punti di ritrovo giovanili. KFC ha oltre 10.000 filiali in Cina, dieci volte più che nel Regno Unito e il doppio degli Stati Uniti. McDonald’s ha mantenuto i suoi prodotti principali, mentre Pizza Hut si è adattata con piatti come la pizza alla carne di serpente.La competizione sta cambiando le abitudini della giovane classe media urbana cinese, che ora preferisce lavorare nei fast food rispetto ai caffè costosi. Un blogger su Little Red Book ha notato un giovane lavorare tutto il giorno da McDonald’s, spendendo solo sette yuan per un pacchetto di patatine fritte. Mentre altre aziende occidentali faticavano a entrare nel mercato cinese, i fast food vi sono riusciti facilmente dopo le politiche di apertura di Deng Xiaoping. McDonald’s ha aperto il primo negozio a Pechino nel 1992, seguito da Starbucks nella Città Proibita, nonostante le critiche nazionaliste. Le catene occidentali erano inizialmente viste come opzioni esotiche di lusso, ma con il tempo sono diventate punti di ritrovo giovanili. KFC ha oltre 10.000 filiali in Cina, dieci volte più che nel Regno Unito e il doppio degli Stati Uniti. McDonald’s ha mantenuto i suoi prodotti principali, mentre Pizza Hut si è adattata con piatti come la pizza alla carne di serpente.

La crisi del coronavirus e i severi lockdown hanno portato a una crisi dei consumi, aggravata dal crollo del mercato immobiliare. Anche la classe media cinese ora sta stringendo la cinghia. Gli utenti di Little Red Book segnalano che persino il caffè di Starbucks è diventato un lusso evitabile. Per rispondere alla tendenza, Yum, il conglomerato proprietario di KFC, ha aperto KCoffee e Pizza Hut Wow. Nonostante la riduzione del 7-9% della spesa per pasto, i profitti sono aumentati e le azioni della sussidiaria cinese sono salite: i consumatori sono più razionali nelle loro spese nella nuova normalità.