Una serie di linee guida per incoraggiare i consumatori ad acquistare il pesce e soprattutto a mantenerlo in frigorifero (El Mundo)
Bisogna accettarlo. Ci fa pigrizia comprare il pesce anche sapendo che i pesci e i frutti di mare sono una buona fonte di proteine, minerali e vitamine con un profilo grasso ricco di acidi grassi polinsaturi (Omega 3). Si raccomanda il consumo di 3 a 4 porzioni di pesce alla settimana per i suoi effetti benefici sulla salute: rafforza il sistema immunitario e le ossa, nutre e rafforza i muscoli, prende cura del cuore, genera serotonina (l’ormone della felicità). Per il suo valore nutrizionale, il consumo di pesci e frutti di mare è considerato un’alternativa ideale ad altri alimenti che possono avere un alto valore proteico, ma una peggior qualità del grasso.
Il primo ostacolo da superare è la visita alla pescheria. Tanta varietà mostrata nei banchi può spaventarci, ma occorre chiedere senza paura né limiti al pescivendolo come preferiamo cucinare il pesce affinché lo suggeriscano in base alle nostre priorità. Perché magari vogliamo cucinare un ceviche, un pesce alla griglia, un impanato o uno succulento al forno. A seconda della nostra preferenza, il pescivendolo lo preparerà come abbiamo bisogno, sia per il tipo di taglio necessario (intero, aperto, a fette, a lombi, a cubetti…), sia per il suo aspetto (completamente pulito, lasciando la pelle, senza spine o compresa la testa per fare un buon fumetto…) o per quante persone sarà preparato.
Il secondo passo consiste in qualcosa di molto importante: conservare bene il pesce in casa. Dipende se abbiamo preso esemplari selvatici o allevati in acquacoltura. I primi dovranno essere congelati per evitare la contaminazione dal parassita anisakis, che viene completamente eliminato dopo 72 ore di sottoposizione a -20 ºC di congelamento. Per i secondi non è necessaria la congelazione ma dobbiamo seguire certe linee guida per la sua conservazione. Affinché il pesce non si rovini nel nostro frigorifero (l’inizio della putrefazione è nel sangue e nell’acqua) è importante asciugare bene il pesce prima di metterlo in frigo. Così, il pesce dura due o tre giorni in frigorifero, avvolto in una carta sempre asciutta. Inoltre, per evitare odori, si consiglia di conservare sempre il pesce dentro un contenitore ermetico di vetro, essendo raccomandabile riservare sempre gli stessi contenitori per il pesce, per evitare che si trasferiscano gli odori.
Nel caso di congelamento, l’ideale è farlo in pacchetti individuali o in porzioni, con l’aiuto di pellicola trasparente o pacchetti per il sottovuoto che faciliti l’identificazione e l’ottimizzazione dello spazio nel congelatore. Il processo di scongelamento è fondamentale per recuperare la tenerezza caratteristica della carne del pesce. Prima di tutto, bisogna chiedere al pescivendolo o attraverso l’etichettatura dei prodotti acquistati se il genere è stato congelato precedentemente e se può essere ricongelato una volta arrivato a casa. Scongeleremo il pesce togliendolo il giorno prima e mettendolo in frigo. È importante non sottoporre gli alimenti a cambiamenti bruschi di temperatura, per cui è meglio dimenticarsi del microonde o di immergerlo in acqua calda per accelerare il processo.