La cultura gastronomica della Cina è molto varia. Durante le dinastie Qin e Han, nuovi alimenti arrivarono in Cina con le Vie della Seta. La cucina cinese divenne sempre più ricca con la fioritura economica delle dinastie Tang e Song e l’espansione del commercio globale nei periodi Ming e Qing. La cucina cinese è caratterizzata da tratti regionali distintivi e fusione culturale, in particolare quella del Sichuan e del Guangdong (Diario de Noticias)

In molte parti della Cina, “hai già mangiato?” è un’espressione abituale di saluto, che riflette la grande importanza del cibo per il popolo cinese. La cultura gastronomica della Cina ha una storia millenaria, risalente all’uomo di Pechino, che già conosceva l’uso del fuoco circa 500 mila anni fa. Nella mitologia greca, c’è la figura di Prometeo, che rubò il fuoco agli dei. Mentre nell’antica mitologia cinese, abbiamo Suiren, l’inventore della tecnica di fare fuoco attraverso l’attrito del legno, venerato come il primo dei Tre Re Magi (le tre figure leggendarie considerate come i grandi imperatori dell’antichità), essendo il progenitore della civiltà cinese. Prima della dinastia Qin (2° secolo ac), la struttura del cibo cinese era già stata formata. Nel nord predominava il consumo di cereali come il mais e le carni più consumate erano pecore, maiale e cervo. Nel sud, si nutrivano principalmente di riso. L’invenzione del mulino a pietra nella dinastia Qin cambiò sostanzialmente la forma del cibo, con la farina di frumento che sostituì i cereali come cibo principale e creò anche le condizioni per l’invenzione del Tofu. Più tardi, con la Via della Seta che avveniva via terra durante la dinastia Han (dal 2 ° secolo AC al 19 ° secolo AC), La Via della Seta è stata estesa. III d.C.), si intensificarono gli scambi culturali e commerciali tra la Cina e altri Paesi. Alimenti come uva, noci, carote, melograni, sesamo e anguria, tra gli altri, vennero introdotti in Cina, mentre prodotti cinesi come tè e zenzero furono portati in Asia centrale. Fu anche in questo momento che apparvero salsa di soia e aceto, condimenti indispensabili nella cucina cinese.

Nel periodo delle dinastie Tang e Song (dal VII al XIII secolo), con lo sviluppo dell’economia mercantile, i ristoranti e le case da tè apparvero nelle città. I cibi conosciuti oggi cominciarono ad apparire, come la pasta cinese, Wonton, Jiaozi (ravioli) e Tangyuan (gnocco di riso glutinoso). Inoltre, la tradizione cinese dei pasti individuali si è evoluta da un sistema in cui ogni persona mangiava la propria porzione, a un sistema comune in cui tutti si sedevano attorno a un tavolo, condividendo i piatti e servendosi secondo le proprie preferenze alimentari. Durante le dinastie Ming e Qing (XIV-XIX secolo), con l’arrivo dell’era delle Grandi navigazioni, la varietà della cucina cinese si arricchì ulteriormente, con piripiri, pomodori e patate provenienti dall’America Latina che fecero la loro apparizione nei piatti cinesi.

La Cina, con la sua vasta estensione territoriale, la diversità geografica e climatica, ha una ricca varietà di flora e fauna. In combinazione con l’influenza di diverse culture locali, costumi e credenze religiose, la cucina cinese varia notevolmente da regione a regione. Da Nord a sud, i sapori cambiano dal più salato al meno salato. Da ovest a est, dal piccante al dolce. Durante la dinastia Qing si formarono le quattro grandi tradizioni culinarie, vale a dire la cucina di Shandong (Lu), Sichuan (Chuan), Guangdong (Yue) e Huaiyang ( Jiangsu). Ognuno ha sviluppato il proprio sistema in termini di ingredienti, tecniche di cottura e stili distinti. Ad esempio, la cucina del Sichuan è famosa per il suo gusto speziato, che può competere con i piatti messicani nella sua intensità di piccante. La preferenza del gusto piccante ha a che fare con l’umidità del clima locale: gli abitanti del Sichuan hanno l’usanza di mangiare il peperoncino per combatterlo. La cucina del Guangdong, d’altra parte, è nota per essere più leggera, valorizzando la freschezza degli ingredienti per mantenere il gusto naturale del cibo, che è strettamente correlato alla vicinanza della provincia al mare e ai fiumi, alla sua abbondanza di risorse naturali e all’alto livello di sviluppo economico.

La completezza è una caratteristica della cucina cinese, che è diventata ricca e multiforme incorporando continuamente ingredienti, metodi culinari ed elementi culturali di diversi popoli e territori. In questo modo si sviluppò una variegata cultura gastronomica. Al giorno d’oggi, il cibo cinese si è già diffuso in tutto il mondo ed è stato adattato sul posto per soddisfare le preferenze dei palati locali. Ma questo non significa che abbia perso la sua tradizione e identità.

Lascia un commento