Il personaggio di Sam Spade di Dashiell Hammett, duro e cinico protagonista de “Il Falcone Maltese”, uno dei romanzi e film gialli più famosi di sempre torna con Clive Owen in “Monsieur Spade” (The Boston Globe)
Una nuova serie ambientata nel sud della Francia negli anni ’60 racconta le conseguenze del colonialismo francese in Algeria così come il destino dei collaborazionisti nazisti della Seconda Guerra Mondiale. Questo dramma, che si sviluppa con un ritmo lento e con scenari incantevoli, è in gran parte in francese, con sottotitoli. Clive Owen calza le scarpe di Humphrey Bogart, indossando impermeabile e cappello fedora con lo stesso spirito stanco e le sue battute sardoniche, specialmente quando si scontra verbalmente con prepotenti o figure autoritarie. Questa serie mostra Spade vedovo e in pensione, ma ancora capace di disarmare un pistolero quando la situazione lo richiede, dopo aver riluttantemente accettato un caso di omicidio.
“Monsieur Spade”, è co-creata e diretta da Scott Frank, i cui copioni includono “Get Shorty”, “Out of Sight”, “Minority Report”. Lui non ha voluto rifare Sam Spade, ma guardare cosa succede quando l’icona maschile che tutti avremmo voluto essere invecchia. Era un modo per reinventare e decostruire la vecchia versione di Sam. Clive Owen (“The Knick”) ha accettato subito la parte senza nemmeno vedere una sceneggiatura. “Mi hanno proposto l’idea, ed è stato rapido e facile per me dire di sì perché sono un grande fan di Bogart e de ‘Il Falcone Maltese’. Ho addirittura un poster originale di quel film”. Avere Owen fin dall’inizio ha anche aiutato ad attirare talenti francesi come Denis Menochet che interpreta abilmente il capo della polizia sia come avversario che alleato di Spade. Frank afferma che gli sceneggiatori si sono concentrati più sull’adattare il Spade letterario, l’influenza di Bogart era inevitabile: “Quando pensi a qualsiasi detective privato, è difficile sfuggire a Bogart”.
La miniserie affronta l’identità nazionale dei francesi dopo la Seconda Guerra Mondiale e la brutale guerra in Algeria che ha contribuito a porre fine all’era imperiale della Francia. Come in “Il Falcone Maltese”, ci sono molti cattivi, ma la serie è meno un mistero che uno studio di carattere.