In Francia nascono i “cani di supporto giudiziario” in alcune procedure che coinvolgono minori ai quali possono fornire supporto emotivo alle vittime durante i processi (La Croix)
Dieci cani in Francia sono un valido supporto per i minori emotivamente scioccati dall’essere convocati nelle aule di tribunale. Dovremo quindi abituarci a vedere i canini trottare nei corridoi dei tribunali? Presto potrebbe essere così, secondo il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Morettiche ha annunciato di voler schierare, in ogni dipartimento, un “cane di supporto giudiziario”, incaricato di fornire supporto emotivo alle vittime durante i processi: “I bambini, vittime, quando arriva il momento di raccontare quello che hanno subito vivono un momento di grande angoscia e la presenza di un cane può smorzare questo sentimento”.
Sebbene non sia ancora ampiamente utilizzato, il metodo non è nuovo. Attualmente ci sono dieci cani da supporto giudiziario in Francia e la recente esperienza ne ha reso popolare l’uso. Al processo dell’incidente di Millas (Pyrénées-Orientales), che aveva causato la morte di sei bambini e il ferimento di altri diciassette, “Rancho” si era schierato con i testimoni, le vittime, nonché gli imputati, per permettere di placare la spiriti e di superare momenti di grande difficoltà. Per alcune vittime, soprattutto minorenni, i procedimenti legali possono sembrare macchinosi, a volte traumatici. I cani si dimostrano assistenti silenziosi delle vittime minori, non sono solo semplici compagni, permettono di rassicurare le vittime e di ridurre il loro stress, al fine di stabilire una “mediazione animale”. Vere spugne emotive, questi cani assistenti giudiziari non sono scelti a caso. Su questo tipo di supporto si lavora principalmente con golden retriever e labrador. Cani di cui i minori non hanno paura e che hanno facilità di contatto con l’uomo.
Una volta selezionati, i cani vengono educati per sedici mesi in famiglie affidatarie, poi una manciata di loro viene scelta per sottoporsi a sei mesi di formazione specifica in assistenza legale. Ne escono cani prioritari che siano empatici, che abbiano un buon approccio con il bambino e una sensibilità emotiva. Costo totale dell’operazione: 17.500 euro per animale e l’obiettivo è arrivare a 100 cani, uno per tribunale importante, il più velocemente possibile.