La tecnologia potrebbe puntare ai sensi “migliori”? Si sta studiando come aggiungere a tatto e vista l’olfatto nella comunicazione (Guardian)
“Aspetta un minuto, aspetta un minuto. Non hai ancora sentito niente.” Così iniziava il primo dialogo sonoro in un film del 1927, “Il cantante di jazz”. Era una delle prime volte in cui un media di massa comunicava vista e suono di una scena insieme, e il pubblico ne rimase affascinato. Da allora i progressi sono stati notevoli: il bianco e nero è diventato a colori, la fluidità e la risoluzione delle immagini sono aumentate e la qualità del suono è migliorata, ma i media che consumiamo continuano a rivolgersi in modo schiacciante, se non esclusivo, ai nostri occhi e alle nostre orecchie. Con un tempo medio trascorso davanti allo schermo di quasi sette ore al giorno, e gran parte di questo tempo trascorso al chiuso, la nostra dipendenza da vista e udito si è solo intensificata. Ma dato che gli umani sono animali con cinque (o forse molti di più) sensi, stiamo trascurando le nostre altre facoltà, e quali sono le conseguenze?
L’olfatto è un segnale davvero importante per la comunicazione sociale ed è qualcosa che non è implementato in nessuna tecnologia che stiamo utilizzando oggi. Cosa si sta facendo per rendere la nostra tecnologia più multisensoriale? SenseX è un progetto finanziato dall’UE volto ad aiutare i designer a concepire nuovi modi per integrare tatto, olfatto e gusto nei loro prodotti. Il lavoro del team includeva spruzzare odori sotto il naso dei soggetti per intensificare i momenti chiave del film “Interstellar” di Christopher Nolan, investirli con onde ultrasoniche per simulare il tatto e utilizzare l’acustica ad alta intensità per far levitare il cibo sulla lingua senza bisogno di fili o tubi. È difficile immaginare che a breve guarderete la scena con la battuta più famosa di “Apocalypse Now”, il film sulla guerra del Vietnam diretto da Francis Ford Coppola, pronunciata dal tenente colonnello Kilgore, mentre il computer portatile spruzza del “profumo di napalm al mattino” sul naso, ma le interfacce olfattive e gustative potrebbero essere all’orizzonte.
Dexta Robotics in Cina sta introducendo la tattilità nella realtà virtuale con un guanto chiamato Dexmo che può fornire feedback tattile e feedback di forza allo stesso tempo, il che significa che scorrendo le dita su un mattone virtuale, si sente la consistenza della superficie. Quando si afferra e sposta il mattone da un punto all’altro, se ne sente la forma fisica. Studi hanno dimostrato che l’esposizione a determinati gusti e odori può influenzare il nostro giudizio sull’aspetto e la personalità degli altri, e persino alterare il nostro comportamento. Assaggiare cibi amari, per esempio, può renderci ostili, e una domanda di brevetto suggerisce che l’odore del pompelmo rosa farà percepire a un uomo una donna più giovane della sua età reale. Così come i sapori acidi possono renderci più propensi a comportamenti rischiosi: facendo operazioni bancarie online o shopping online, bevendo una bevanda al limone aspro questo potrebbe influenzare indirettamente le decisioni.