(Financial Times) “Apartment Story” è il nuovo videogioco che si presenta come un thriller narrativo con elementi ispirati a “The Sims”, in cui i giocatori controllano la vita del protagonista
Il gioco inizia con Arthur solo, nudo, seduto nella vasca da bagno del suo appartamento. L’ambiente è deprimente, con una stanza piccola e poco illuminata e un giardino esterno cupo e piovoso, trasmettendo un forte senso di claustrofobia, vulnerabilità e solitudine. Il gioco offre una combinazione di due generi. Da un lato, è un thriller drammatico che coinvolge tre personaggi e una pistola, senza doppiaggio ma solo con sottotitoli. Dall’altro, i giocatori devono prendersi cura dei bisogni fisici di Arthur — come la fame e l’igiene — per mantenerlo attivo e cosciente durante i pochi giorni della sua vita di cui hanno il controllo. Poco dopo l’inizio del gioco, Arthur riceve un messaggio da Godot, il suo coinquilino assente che non incontra mai direttamente. Il messaggio annuncia l’arrivo di qualcuno alle 21:00. Da qui, il giocatore deve iniziare a comprendere meglio chi è Arthur, raccogliendo indizi disseminati nell’appartamento. Scopriamo che ha perso il lavoro, è profondamente indebitato e nasconde delle armi sotto una statua di Maria Maddalena nella sua camera da letto.
Un breve tutorial insegna a soddisfare i bisogni di base di Arthur, ad esempio preparando una ciotola di cereali. Se il livello di “vita” di Arthur scende sotto il 25%, il personaggio comincia a rallentare e a diventare infelice, un meccanismo tipico dei videogiochi. Quando arriva l’ora dell’incontro, Arthur è ancora nudo sul divano, intento a mangiare cereali. Il giocatore è costretto a vestirlo con una tuta prima di poter aprire la porta. Qui entra in scena Diane, un’amica di vecchia data che vive nella sua macchina e che è terrorizzata da uno stalker. Diane è disperata e vuole entrare nella stanza chiusa di Godot. La decisione del giocatore di aiutare Diane segna un cambiamento drastico nella vita di Arthur, interrompendo la sua esistenza da sognatore passivo.
“Apartment Story” si svolge in un arco di tempo molto breve, circa un’ora e mezza, una durata simile a quella di un film. Il prezzo basso del gioco e la sua durata limitata lo rendono un’esperienza accessibile e compatta. Questo formato è un’idea interessante, poiché non molti giochi offrono narrazioni concise, rapide e auto-contenute. È un tentativo di ridurre la durata del gioco mantenendo un forte impatto emotivo, una strategia che il medium videoludico potrebbe adottare più spesso. Si tratta di un esperimento interessante che combina un thriller drammatico con le meccaniche di gestione della vita tipiche di “The Sims”. Il gioco apre comunque un dibattito importante su come i videogiochi potrebbero evolversi, esplorando narrazioni più concise e coinvolgenti che possano colpire il giocatore in un tempo ridotto. “Apartment Story” non è ancora un esempio perfetto di questo formato, ma rappresenta un passo interessante in questa direzione.