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Le orche non si limitano a colpire i timoni delle barche, ma molestano anche le focene, i salmoni o tolgono il fegato ai grandi squali bianchi. Questi cetacei agiscono per “mode”, comportamenti giocosi o di socializzazione (Abc)

Da qualche anno, le orche dello Stretto di Gibilterra hanno avuto troppo tempo libero. Per questi cetacei intelligenti e voraci, la caccia al tonno rosso è diventata troppo facile e questo ha facilitato l’invenzione di nuovi comportamenti, come la rottura del timone, ha appena concluso un gruppo internazionale di scienziati. “Le orche devono annoiarsi. Non devono fare altro che mangiare. Se vedono un pesce impazziscono”, illustra Renaud de Stephanis, uno dei fondatori dell’associazione Circe, dedicata alla conservazione e allo studio dei cetacei. Negli ultimi decenni, guardare le orche ha dato i suoi frutti. Tutti i tipi di comportamenti straordinari sono stati documentati in questi cetacei. Ad esempio, nel 1987, nelle acque del Pacifico, un’orca si è messa un salmone morto sulla testa, come se indossasse un cappello. Nel giro di poche settimane l’evento si era diffuso e c’erano orche di altri due gruppi diversi che facevano lo stesso. Ma proprio quando la moda è arrivata, è scomparsa. Il comportamento riapparve di nuovo nell’estate del 2008 e scomparve di nuovo. In altre popolazioni di orche, i maschi adulti si colpiscono a vicenda senza una ragione apparente; mentre in altri luoghi usano le meduse quasi come un pallone da spiaggia.

Nello Stretto di Gibilterra, fino a poco più di un decennio fa, le orche atlantiche pensavano solo a mangiare, con corse a tutta velocità che duravano fino a mezz’ora a causa della carenza di prede. Ora l’inseguimento dura al massimo due o tre minuti. Quindi le orche sono ben nutrite, catturano le loro prede velocemente e hanno molto tempo per esplorare il loro ambiente ed essere creative, specialmente gli esemplari più giovani. L’interazione con le navi è solo una “moda”, come gli scienziati chiamano questo tipo di nuovo comportamento, ma è uno dei più frequenti.

Inoltre, non è ancora molto chiara la motivazione di due orche che dal 2017 terrorizzano e uccidono grandi squali bianchi al largo delle coste del Sudafrica e, di fatto, sono riuscite a espellere un gran numero di squali dal loro ambiente naturale. Un’indagine, nel 2022, ha documentato i cadaveri di otto grandi squali bianchi spiaggiati dopo un attacco di orche. Sette di loro avevano il fegato rimosso e alcuni avevano anche i loro cuori rimossi.