(Washington Post) La passione per il cibo ha reso Stanley Tucci un’icona moderna del mondo gastronomico, con una popolarità che continua a crescere.

Stanley Tucci, celebre attore di 63 anni, è diventato un’icona del mondo gastronomico, una trasformazione che ha preso forma gradualmente negli ultimi anni. Da attore acclamato, noto per ruoli in film come “Il diavolo veste Prada” e “Big Night”, Tucci ha coltivato un’immagine unica legata al cibo, tanto da ottenere successo con il suo programma di viaggi e cucina, “Searching for Italy”, premiato con un Emmy. La sua popolarità si è ampliata durante la pandemia quando una video-clip virale in cui preparava un Negroni lo ha reso un’icona di stile e di gusto, conquistando milioni di spettatori. Oltre al programma televisivo, Tucci ha pubblicato un libro di memorie gastronomiche intitolato “Taste: My Life Through Food” e ha lanciato una linea di utensili da cucina. Queste esperienze riflettono la sua passione per la cucina, una vocazione alimentata sin dall’infanzia in una famiglia italoamericana. La cucina di Tucci è improntata alla semplicità: pochi ingredienti di qualità, cotti con cura e condivisi in buona compagnia. Tuttavia, non è immune da errori culinari, come nel caso di una cena preparata per un amico in cui ha tentato di combinare pesce e pasta fresca senza successo.

La fama gastronomica non lo rende nervoso quando cucina per gli amici, ma sente una certa pressione per soddisfare gli ospiti. Afferma di volere che le persone si godano la serata e siano soddisfatte. Nel nuovo libro, “Ce que j’ai mangé en un an”, Tucci esplora ulteriormente il suo legame con la cucina, condividendo aneddoti di vita e riflessioni culinarie. Nonostante la sua carriera attoriale sia ancora attiva — è apparso recentemente in “Conclave”, un thriller sulla politica vaticana — la sua immagine pubblica è ormai fortemente associata alla gastronomia. Questa nuova dimensione della sua vita ha suscitato inevitabili paragoni con Anthony Bourdain, noto chef e viaggiatore. Tuttavia, Tucci non aspira a sostituirlo, riconoscendo l’unicità dell’approccio di Bourdain nel raccontare il cibo come chiave per comprendere il mondo. La fama nel mondo della cucina ha anche un lato ironico: amici come John Lithgow raccontano come Tucci, visitando una cantina, abbia attirato più attenzione di altri attori presenti. La sua presenza è così iconica che anche una semplice visita al supermercato suscita l’entusiasmo dei presenti.

La cucina ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita di Tucci, che ha superato momenti difficili come la morte della prima moglie e la battaglia contro un tumore alla bocca. Dopo essersi ripreso, ha riscoperto il piacere di cucinare e condividere il cibo con gli altri, riconoscendo quanto sia preziosa la possibilità di creare momenti conviviali. Nel programma “Searching for Italy”, Tucci ha esplorato le tradizioni gastronomiche italiane, trasmettendo la complessità e la bellezza della cucina regionale. Con il nuovo progetto per National Geographic, “The Heart of Italy”, prosegue questa missione di raccontare la cultura italiana attraverso il cibo, anche se non intende dare al programma un aspetto da “food porn”, ma vuole piuttosto valorizzare le storie umane dietro ogni piatto. Tucci evita i programmi di cucina competitivi, preferendo raccontare la storia e il valore del cibo senza giudizi. Con il suo umorismo e la sua eleganza, riesce a trasmettere autenticità in ogni sua esperienza, rendendo il cibo un ponte di connessione tra culture e persone. Mentre Tucci guarda al futuro, sa di voler mantenere le cose semplici. Trovando gioia nel preparare un piatto di pasta con burro e formaggio per sua figlia, ricorda che la cucina è prima di tutto un modo per creare felicità. Questa prospettiva umana e calorosa, unita alla sua passione per il cibo, ha reso Stanley Tucci un’icona moderna del mondo gastronomico, con una popolarità che continua a crescere, sia tra i fan della sua cucina che del suo talento artistico.