E’ una delle gare più difficili al mondo e ha il suo clou nel tratto di mare percorso a nuoto che dal famoso penitenziario arriva alla baia di San Francisco. Ogni anno a giugno gli amanti del nuoto in mare trovano l’occasione per ripetere le gesta di Clint Eastwood
Un miglio e mezzo in acque attraversate dalle correnti e infestate dagli squali che hanno sempre scoraggiato la fuga di tutti i detenuti, tranne quei temerari che ormai quasi quarant’anni fa ispirarono il film di Don Siegel e che in realtà non si è mai saputo se davvero sopravvissero all’incredibile impresa. Dal 1980 l’evasione dall’ex penitenziario è una gara di triathlon che, naturalmente, si chiama Fuga da Alcatraz ed è una delle più dure, affascinanti e ambite sul suolo americano. Ci vengono da tutto il mondo, perché questa è una di quelle fatiche che poi si raccontano, una di quelle gare dove poter dire “io c’ero” fa differenza e curriculum.
Sulla carta la gara non pare particolarmente impegnativa: 2,4 km a nuoto, 29 in bicicletta e 12,9 a piedi. Meglio non farsi ingannare, guardando bene il percorso si capisce subito che non si tratta di una passeggiata. Tanto per incominciare bisogna buttarsi giù da una nave che galleggia di fianco alla celeberrima isola in mezzo alla baia e immergersi nelle acque gelide (13 gradi) note per la forte corrente che trascina i nuotatori al largo dell’Oceano Pacifico. All’arrivo alla baia si risale una spiaggia che è riserva naturale ricoperta di legni, conchiglie e altro materiale appuntito per raggiungere la zona cambio da dove inizia il tratto in bici. La pedalata è programmata su un saliscendi continuo e il percorso è molto tortuoso. Al rientro nel Golden Gate Park si comincia a correre sulle montagne russe: un percorso sterrato che prevede oltre a dei single track anche un passaggio nella sabbia e, per finire, 400 gradini da scalare.
In media per affrontare una gara di questo tipo è necessaria una preparazione atletica estenuante e mirata: almeno sei mesi di allenamento e una media di cinque chilometri al giorno di nuoto, che alcuni affrontano con pesi legati alla cintura per simulare le condizioni estreme delle acque della baia. Quest’anno la competizione è in programma l’11 giugno. Sono attesi ben 2.000 atleti che pagheranno 750 dollari a testa per vivere un’atmosfera unica, fare tanta fatica e finalmente potersi vantare con gli amici di essere scappati da Alcatraz.