Il Messner Mountain Museum Corones, disegnato da Zaha Hadid in Alto Adige, celebra la storia e il presente dell’alpinismo nella visione del celebre scalatore (Cnn)
A vederlo da lontano sembra un’astronave spaziale che, precipitata sulla Terra, sia rimasta intrappolata nella montagna con solo prua e poppa visibili. In realtà, nonostante il design avveniristico, il Messner Mountain Museum Corones si trova a 2.275 metri di altitudine, sulla vetta del Plan de Corones, in provincia di Bolzano. E’ dedicato alla montagna e all’alpinismo celebrando l’illustre passato dei protagonisti delle scalate alle vette più alte del mondo. ripercorre l’evoluzione dell’alpinismo moderno, i miglioramenti delle attrezzature, i trionfi e le tragedie che si sono consumati sui fianchi delle più famose montagne del mondo, dal Cervino al Cerro Torre, al K2
Il museo occupa una superficie di circa mille metri quadrati, ma l’impatto visivo e l’impatto ambientale sono minimi: è stato infatti disegnato dall’archistar Zaha Hadid e poi costruito con grande attenzione al contesto in cui si trova e solo una minima parte “fuoriesce” dalla montagna all’interno della quale cui è stato costruito. Come spesso capita con le opere di Zaha Hadid, il progetto è stato complesso da realizzare: è stato necessario trasportare il cemento per 15 chilometri di salita e riposizionare i primi 30 centimetri di strato verde fertile, onde evitare di alterare la biodiversità della flora montana. Tutto questo riuscendo a portare sulla cima della montagna circa 4.000 metri cubi di materiale di scavo.
Il museo è supertecnologico: i 360 pannelli che ne ricoprono la superficie sono stati realizzati in forme differenti, con una mescola di calcestruzzo, fibra di carbonio e alluminio e sono stati incastrati gli uni agli altri come in un gigantesco Tetris. Spettacolare è la terrazza di oltre 40 mq che offre una panoramica mozzafiato a 270 gradi sulla valle. Un luogo molto visitato da chi pratica il deltaplano e il parapendio che servirà anche a rivitalizzare un turismo che dipende in larga parte dalle attività sciistiche tout court e, a detta degli investitori, a rafforzare il marchio Plan de Corones, la val Pusteria e l’Alto Adige nel suo complesso.