Generazione Z sembra rifiutare gli incontri nati dalle molte app che hanno rivoluzionato il mondo del dating e sembrano preferire il modo classico di flirtare. Tra le cause di questo ritorno all’antica la fine della pandemia e la voglia di riconquistare lo spazio fisico, con il contatto personale preferito alla virtualità (La Vanguardia)

Secondo recenti statistiche sembra il business delle applicazioni per incontri stia precipitando. Le quote delle principali applicazioni sono diminuite in due anni di circa l’80%. È difficile sapere se la generazione Z (quelli nati tra il 1997 e il 2012) abbia avuto qualcosa a che fare con quella caduta, anche se sembra che questo gruppo stia prendendo una certa distanza con queste tecnologie. Può essere per noia, forse a causa di qualche brutta esperienza, ma la generazione Z dà la sensazione che stia sempre più optando per la presenza quando si tratta di iniziare relazioni. Un sondaggio spagnolo su 978 giovani universitari ha rivelato che il 79% dei partecipanti non utilizza regolarmente un’app di incontri, e più della metà ha conosciuto il proprio partner di persona: il 35% a scuola, il 14% tramite amici comuni e il 15% casualmente di persona.

Inoltre, i bilanci di queste grandi aziende non sembrano molto positivi. Quando Bumble è andato in Borsa all’inizio del 2021, il suo prezzo era di circa 70 dollari, al momento della pubblicazione, si aggira intorno ai 14 dollari. Per quanto riguarda Match Group, la società madre di Tinder e Hinge ha visto il titolo scendere del 68% nell’ultimo anno, dopo essere crollato drasticamente di prezzo anche l’anno precedente. Perché sta succedendo questo ora? Fino a poco tempo fa, tutti i reportage sulle app sono stati in gran parte positivi, ma a Generazione Z, che prende le notizie dai social media, si lamenta delle app di incontri. Dove i media hanno fallito, le persone reali hanno assunto il compito di raccontare la verità, e stanno pubblicando storie reali su cosa non va nelle app e su come non portano a relazioni stabili. Se non le app, cosa allora? Ci sono ipotesi su cosa potrebbe diventare la prossima grande rivoluzione degli incontri: forse vedremo più incontri di gruppo nella vita reale, come “The Feels”, un evento mensile a pagamento per single che è emerso a Brooklyn e Philadelphia. Ci sono anche club per single come “SoSo” (Singles Only Social Club) con sede a Los Angeles, che ha come slogan “Fare amicizia, uscire, trovare l’amore della tua vita, essere cacciati fuori”. E infine, gli incontri al buio, un fenomeno preso in giro nella serie “Sex and the City”, ma riemerso nella scena dei single.

Del resto gli esseri umani hanno certi impulsi molto potenti. Uno è per il cibo, un altro è per il sesso e insieme a questo c’è il bisogno di compagnia. Non abbiamo bisogno di app per connetterci: 8 miliardi di persone sulla Terra sono arrivate qui senza app di incontri, quindi le persone troveranno un modo. In Cina, ad esempio a Shanghai c’è un parco che diventa un simil Tinder per trovare marito o moglie. Il modus operandi è il seguente: ogni domenica, le persone interessate a trovare marito o moglie consegnano una lettera e la lasciano nel parco. Nel messaggio è presente una breve descrizione dell’interessato (lavoro, retribuzione, caratteristiche fisiche, ecc.). D’altra parte compaiono anche i requisiti che vengono richiesti all’altra persona per formare una coppia. Ci sono anche tante mamme che vogliono presentare i loro figli.

Tinder
Nato nel 2012, è uno dei più scaricati
Tinder (esca in inglese) è una piattaforma globale di incontri ed è disponibile in più di 190 Paesi. È apparso per la prima volta nel 2012 in un campus universitario. Usa la funzione Swipe Right, scorrendo un profilo verso destra per indicare che ti piace qualcuno. Se a qualcuno piaci anche tu, allora è fatta. L’età minima richiesta per utilizzarlo è di 18 anni. È disponibile gratuitamente su Google Play Store e Apple App Store. Questa versione consente di effettuare i match tra chi si trova attraente o interessante, chattare e connettersi. Ci sono anche versioni a pagamento.

Bumble
L’app dove la donna ha il potere
Secondo i suoi promotori, Bumble non è solo una piattaforma per coloro che cercano un partner, ma anche per coloro che vogliono fare amicizia (Bumble BFF) o trovare un nuovo mentore professionale (Bumble Bizz). Un aspetto curioso di questa applicazione è che il potere rimane nelle mani delle donne. Sono solo loro che possono aprire una conversazione, facendo il primo passo. Una volta che il match è stato raggiunto, la donna ha 24 ore per iniziare la conversazione o la connessione scade. Nei match dello stesso sesso chiunque ha il potere di fare il primo passo.
Hinge
L’applicazione più simile a un social network
I creatori di Hinge (cerniera in inglese) – un’applicazione che è di proprietà esclusiva di Match Group, anche proprietario di Tinder) – dicono che l’hanno progettato per aiutare i loro utenti a trovare l’amore. Funziona come Tinder o Bumble. Utilizzando un algoritmo, l’applicazione mostra potenziali corrispondenze, che consente all’utente di scartare o cercare di trovare corrispondenze rispondendo a un contenuto specifico nel suo profilo. Cerca di differenziarsi dalle altre app assomigliando a un social network.
Grindr
L’app per il collettivo di gay, bisessuali e trans
Grindr è un app focalizzata su uomini gay e bisessuali e persone trans ed è stato progettato per aiutarli a incontrare altre persone di identità sessuale simile nella loro zona. Disponibile sia su iOS e Android da App Store e Google Play, si compone di una versione gratuita e una versione a pagamento in formato abbonamento (Grindr Xtra). L’applicazione utilizza la geolocalizzazione per consentire all’utente di trovare profili nelle vicinanze. L’interfaccia ha una tabella che mostra le foto dei profili, ordinate dalla più piccola alla più grande distanza dall’utente.
Badoo
La app di incontri partita come social network
Fondata nel 2006, si tratta di un app che permette all’utente di incontrare persone. La maggior parte dei servizi che offre sono gratuiti, anche se ce ne sono anche altri, con un costo minimo, che servono a migliorare l’esperienza dell’utente. La società afferma di avere 370 milioni di utenti in tutto il mondo. Opera in 190 Paesi, anche se il maggior numero di seguaci li concentra in Spagna, Italia, Francia e America Latina. n social network e trasformato in un incontri app.

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